mercoledì 10 dicembre 2008

CAI: PD INSIDE?


C’è diversa gente che non si riesce a capacitare dell’atteggiamento del PD che dopo aver esercitato pressioni sulla CGIL per chiudere l’accordo con la CAI, si “compiace” dell’epilogo (provvisorio) della vicenda Alitalia, epilogo che si può riassumere nel sostanziale fallimento dell’ex compagnia di bandiera, in circa 9mila esuberi oltre al taglio di circa 3-4mila precari (e quindi senza alcuna tutela); a ciò si aggiungano i debiti (compresi quelli creatisi dai tagli dei voli per facilitare il passaggio di Alitalia a CAI) scaricati su tutti i contribuenti e tutti gli azionisti (tra cui il Ministero del Tesoro) ed obbligazionisti che si ritrovano con un pugno di mosche in mano; si, ci sono tutti i presupposti per festeggiare in qualche loft.


Considerata l’omonimia, qualche “malpensante” s’è chiesto che lavoro fa Matteo Colaninno, ministro ombra dell’opposizione fantasma.
Subito prima delle elezioni perse dal PD, il buon Matteo Colaninno aveva dichiarato (minuto 2:26): “avrei potuto tranquillamente continuare a fare l’imprenditore, continuare a stare a fianco di mio padre, di mio fratello alla Piaggio, in Confindustria; ho scelto di entrare in politica soprattutto per degli ideali”; potrebbe sembrare che dica di lasciare l’attività imprenditoriale ma poiché parla in italiano, si può interpretare anche come “integrare” l’attività imprenditoriale.

Si sa che i “malpensanti” (e come non esserlo in questo Paese?) sono curiosi e quindi come non dare un’occhiata al
sito personale del ministro ombra? Il sito in che in passato forniva interessanti spunti di riflessione, dopo un improvviso black out durato qualche settimana per cui appariva totalmente bianco, ora presenta solo la sua foto e la dicitura “sito in aggiornamento”; possibile mai che il suo staff non sia tanto “ferrato” con l’informatica? Un vero peccato perché prima doveva essere veramente interessante a giudicare da questo clip (minuto 3:57) in cui si riferisce che è tutt'ora nel CdA di IMMSI e come fonte cita proprio il sito attualmente in aggiornamento.

Per chi non lo sapesse la IMMSI S.p.A. è la società attraverso la quale Roberto Colaninno partecipa alla cordata CAI;
questa è la visura della CAI da dove si evince che IMMSI SpA partecipa alla cordata

Sul
sito del PD c’è scritto che il ministro ombra in questione sia l'ex vicepresidente Piaggio ma non dice nulla della sua attuale occupazione.

Andiamo allora sul
sito della CONSOB (che per ovvi motivi dovrebbe essere abbastanza aggiornato), andiamo in alto a destra e selezioniamo “società quotate” e nel menù che si apre selezioniamo “organi sociali”; scorriamo l’elenco di società ed in basso selezioniamo pagina 4; eccoci ad IMMSI S.p.A.; una volta selezionata si apre una finestra dove compaiono gli organi sociali di IMMSI S.p.A. e vi troviamo come amministratore Matteo Colaninno.

Il “malpensante” a questo punto continua la sua ricerca e va sulla "
Relazione sul governo societario - marzo 2008"(1) (ante elezioni quindi); qui possiamo leggere che Matteo Colaninno è Vice Presidente di Piaggio & C. S.p.A.*Vice Presidente ed Amministratore Delegato di Omniaholding S.p.A*, Amministratore di Omniainvest S.p.A.* ed Amministratore di RCN Finanziaria S.p.A.*; oltre ad essere consigliere di IMMSI SpA naturalmente; il "buon Matteo" quindi come si può vedere a pag. 26 incassa 40mila euro per la carica di consigliere in IMMSI ed altri 100mila per la carica in Piaggio. Sempre gironzolando” sul sito di IMMSI troviamo che “il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale sono stati nominati con delibera assembleare del 12 maggio 2006 e rimarranno in carica sino alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008.

Quindi 140mila euro in totale per le due uniche società di cui siamo certi visto che il dato IMMSI viene confermato anche dalla CONSOB mentre quello Piaggio ce lo conferma il sito della
Reuter che ora andiamo ad aprire.

Nella barra di sinistra e alla voe “società quotate” andiamo a cliccare su "Management ed amministratori", un bel click e dopo, nella barra di ricerca scriviamo "Piaggio", nell’elenco che si apre selezioniamo “pia.mi”, una volta aperta la nuova pagina scendiamo in basso: come vice Chairman of the Board of Directors il “buon Matteo” incassa appena 46.667 euro; se si clicca sul suo nome c''è anche una breve biografia
"Mr. Matteo Colaninno has been Vice Chairman of the Board of Directors at Piaggio & C. S.p.A. since October 2003......He is also Member of the Board of Directors at Immsi S.p.A., Omniainvest S.p.A., Immobiliare Regis S.r.l., RCN Finanziaria S.p.A., the holding of Rodriquez Cantieri Navali e di Risparmio and Previdenza S.p.A. (Cattolica Assicurazioni Group)." Si ammette qualche “perplessità” sul compenso indicato da Reuter che viene indicato in 46.667 contro i 100mila euro indicati nella precedente "Relazione sul governo societario - marzo 2008" che però fa riferimento ai compensi del 2007; Reuter è più veloce nell’aggiornare i dati o cosa? La differenza di compensi indicati, per chi segue la vicenda è curiosa, più in là cercheremo di capire dove sta l’equivoco.


Niente paura però, non sarà un Natale “al freddo e al gelo” per Matteo Colaninno perché gli ideali che l’hanno spinto prima ad essere capolista per il PD e poi parlamentare, rendono; per vedere quanto è la stessa Camera dei Deputati a spiegarcelo: l'indennità è corrisposta per 12 mensilità e l'importo mensile è pari a 5.486,58 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 784,14) e assistenziali (€ 526,66) della quota contributiva per l'assegno vitalizio (€ 1.006,51) e della ritenuta fiscale (€ 3.899,75).
C'è poi la diaria che ammonta a 4.003,11 euro mensili, un rimborso forfetario per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, giusto 4.190 euro al mese; poi abbiamo tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.
Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.
I deputati, qualora si rechino all'estero per ragioni di studio o connesse all'attività parlamentare, possono richiedere un rimborso per le spese sostenute entro un limite massimo annuo di 3.100,00 euro; aggiungiamo una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche ed altri piccoli dettagli che i più curiosi potranno verificare personalmente.

L'impegno del PD e della CGIL (che sembra dimostrare un'eccessiva subalternità al partito) per i lavoratori è stato comunque ben evidente, ma non c'è solo il PD; l’argomento resta aperto e non è escluso che successivamente possano emergere ulteriori informazioni e/o chiarimenti;


Note:
(1) Se si preferisce si può evitare il messaggio di pericolo accedendo alla pagina in questione facendo copia ed incolla dell’url di seguito http://WWW.IMMSI.IT/PUSHFILE.ASPX?FILE=DOC398ITA.PDF

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