martedì 30 giugno 2009

Tanto tuonò...

E' di 15 morti e 37 feriti gravi il bilancio attuale della "strage" alla stazione di Viareggio, strage provocata dal deragliamento di un carro cisterna carico di gpl dovuto, presumibilmente, al cedimento di un carrello, e che ha coinvolto diverse abitazioni adiacenti alla stazione distruggendo due palazzine.

Stavolta ci sono scappati i morti anche se, potevano essere molti di più, basta pensare a cosa sarebbe successo se la cisterna di gpl fosse andata a finire su un treno piano di passeggeri e in questo periodo, i treni sono particolarmente affollati; lo "stellone" (meglio conosciuto come "culo") che nel 2006 aveva evitato quella che secondo Bertolaso poteva essere una "Bophal italiana" è venuto, almeno parzialmente, meno.
Non si può parlare di fatalità, secondo il verde Angelo Bonelli che ricordando i recenti incidenti ferroviari che evoca le dimissioni del Ministro dei trasporti Matteoli e dei vertici di Trenitalia mentre l'assemblea nazionale dei ferrovieri sottolinea che si investe molto nell'Alta Velocità a discapito di altri settori "in particolare merci e pendolari, deperisse sia in termini di qualità che di sicurezza"; già, l'Alta Velocità e quando si parla di Alta Velocità, come non pensare alla "pappatoria" ben sintetizzata da Ferdinando Imposimato?

A parlare di sicurezza però, si deve stare attenti; proprio Trenitalia l'anno scorso ha licenziato l'RLS ( Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza) Dante De Angelis che aveva pubblicamento denunciato lo "spezzamento" di alcuni Eurostar; lo stesso Dante De Angelis era già stato licenziato nell'ambito della vicenda del "pedale dell'uomo morto" ma venne successivamente reintegrato. Certamente c'è di molto peggio in Italia, basta ricordare la vicenda dell'inceneritore di Colleferro dove si bruciavano copertoni, filtri chimici, amianto ed altre sostanze tossiche che ridotti in fumo, insidiavano la salute degli abitanti; in quel caso i dipendenti che denunciavano le irregolarità venivano minacciati ed in qualche caso si arrivò anche al licenziamento; si ha l'impressione che chi parla di abolire l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, viva in un altro paese; sarebbe urgente una legge che punisca il mobbing, invece in alcuni settori, come ad esempio nei trasporti, grazie anche al Ministro dei Trasporti Matteoli, è diventato quasi impossibile scioperare e lo sciopero, è uno strumento primario quando si parla di rivendicazioni nell'ambito della sicurezza

Nessun commento: