giovedì 20 agosto 2009

ALITALIA: INCHIESTE, SPECULAZIONI E SILENZIO




Procede l'inchiesta sul crack Alitalia; all'interrogatorio di Maurizio Prato, siamo riusciti a trovare traccia anche dell'interrogatorio di
Marco Zanichelli e Francesco Mengozzi; tracce per l'appunto, poichè l'inchiesta sul crack Alitalia procede in sordina, lontana dagli occhi, dalle orecchie e dalla mente dell'opinione pubblica; meno male che Alitalia era un'azienda pubblica!!!

Va ricordato che nel dicembre 2007 Maurizio Prato, erà già stato ascoltato dagli stessi magistrati in merito ad una misteriosa offerta di fondi americani per l'acquisto del 49,9% di Alitalia che aveva determinato una forte altalena del titolo (e a proposito del titolo Alitalia, come non ricordare le dichiarazioni di Prodi a cui seguì una perdita del 9% del titolo e l'ironica lezione di vendita di una Panda usata da parte della Litizzetto; strano che un ex Goldman Sachs come Prodi abbia bisogno delle lezioni della Litizzetto; via, tutto sommato potteve andar peggio visto che nel 1994 il titolo era riuscito a perdere il 40%; tornando ai gioni nostri ed alla vendita di Alitalia, ci sarebbero anche da ricordare, George Soros (ed è tutto un programma) e le voci di un coinvolgimento della Singapore Airlines ma, anche se la puzza di speculazione sul titolo Alitalia è molto forte, evidentemente non sta bene parlarne.

E' disgustoso il silenzio mediatico sceso sull'inchiesta che potrebbe far luce sul fallimento della compagnia di bandiera e sottolineo F-A-L-L-I-M-E-N-T-O; i media ci hanno disgustato con attenzioni morbose per tragedie famigliari, vicende che dovevano essere tutelate dalla privacy ed invece ci ritroviamo con madri e fidanzati sbattuti sempre in prima pagina mentre dell'inchiesta Alitalia....zero o poco più; alla faccia dell'azienda pubblica Alitalia ed alla faccia dell'informazione, dell''azienda pubblica RAI ( e di tutti i contributi pubblici che ricevono i giornali). Una grande azienda pubblica, strategica per l'economia nazionale va a puttane, quasi 10 mila dipendenti vanno in cassa integrazione per 7 anni (e poi chi arriva alla pensione bene, gli altri, si attaccano al tram), azionisti, obbligazionisti, lavoratori e contribuenti (attraverso il Ministero del Tesoro), la prendono in quel posto lì mentre i giornalisti, anzi, il "sistema dei giornalisti" che da anni scarica la responsabilità sui lavoratori, ora tace sull'inchiesta.

Gli azionisti, i contribuenti, i lavoratori, i cittadini tutti, possono sapere se è vero che Alitalia pagava 40 euro una bottiglia di Coca Cola? Si può sapere perchè è stato permesso ciò? Si può sapere chi ha firmato questi contratti? Si può sapere chi doveva controllare? Si può sapere quanto pagava le biro, i cioccolattini, la carta igienica, i copri water, i telini poggia testa, i bulloni, l'acqua minerale e tutto il resto un'azienda pubblica che è fallita e molto probabilmente è stata fatta fallire perchè così qualcuno aveva deciso oltre 12 anni fa???

Perchè il maggiore azionista (il ministero del Tesoro) durante la trattativa con CAI ha sostanzialmente delegato Gianni Letta così come durante il precedente esecutivo Prodi, ad occuparsi della vicenda era stato "Mister 20 milioni" Massimo Tononi (che come Gianni Letta e Romano Prodi ha lavorato per la Goldman Sachs che oltre ad essere socia di Mediaset nella Endemol, è indirettamente presente nell'azionariato CAI attraverso Atlantia Sp.a.?
Coincidenze, ma in certi casi le coincidenze potrebbero rivelarsi imbarazzanti, come ad esempio nel caso delle
telefonate ( in particolare nei giorni subito prima del fallimento di Lehman Brothers) tra l'AD di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein e l'oramai ex Ministro del Tesoro di G.W. Bush Hank Paulson (nonchè ex vice presidente di Goldman Sachs).

Ci sono troppe domande senza risposte nella vicenda Alitalia, sono state mezze verità, troppe menzogne, troppe omissioni ed il silenzio che circonda l'inchiesta che, va ricordato, è partita solo grazie ad una denuncia del Codacons.

Già, se oggi c'è un'inchiesta sul crack di Alitalia lo si deve al Codacons mentre per tutti gli altri, dalle istituzioni alla politica passando per i principali sindacati e senza dimenticare la magistratura (in passato la procura romana veniva indicata anche come "porto delle nebbie") la disinformazja del "sistema" dei giornalisti, la vicenda si doveva chiudere con il fallimento, con la svendita della parte buona, con ulteriori debiti a carico dello Stato e con una riduzione delle entrate fiscali (azionisti con sedi all'estero e primo tra tutti, lo stato francese, azionista di Air France, aerei in leasing e registrati in Irlanda, etc. etc.)
Alitalia è stata salvata??? 'sti .....!!!


Nessun commento: