giovedì 18 settembre 2008

DISINFORMAZJA ALITALIA

"Se sai di raccontare una bugia raccontala tante volte
vedrai che alla fine si trasformerà in verità"
Giuseppe Vissarianovic Giugasvili detto Stalin



“Quando si tratta del personale di volo della ex compagnia di bandiera italiana, e dei relativi regolamenti di lavoro, bisogna abbandonare ogni convenzione, dal sistema metrico decimale all’ora di Greenwich: per loro non valgono. Vivono in un mondo a parte dove tutto è dorato”. Questa “affettuosa” descrizione dei dipendenti di Alitalia da parte del giornalista Stefano Livadiotti nel suo “L’altra casta” e ripresa da più parti per “infierire” sui detti lavoratori, trae spunto da un fatto scandaloso: il giorno di riposo settimanale del personale di volo di Alitalia deve durare almeno 33 ore oppure coprire due notti; evidentemente non sa che per operai ed impiegati di Alitalia e controllate si arriva addirittura a 35 ore di riposo di fila; un vero scandalo.


Il bravo giornalista dimentica però che il riposo settimanale di una tabaccaia o di un cartolaio arriva a 36 ore di fila, quello di un meccanico, di un carrozziere, di un gommista o di una commessa a 44 ore, mentre geometri, ragionieri, impiegati, segretarie, barbieri o parrucchiere arrivano a 60 di riposo di fila che includono sempre la domenica e ben tre notti di fila; dove sta il famoso mondo dorato dei dipendenti di Alitalia?
Rispetto agli assistenti di volo abbiamo: 36 – 33= 3 ore in più di riposo per la tabaccaia, 44 – 33 = 11 ore in più per i carrozzieri e le commesse, 60 – 33 = 27 ore in più per impiegate, segretarie, ragionieri e geometri; gli operai come detto, riescono a strappare due orette in più ma nelle centinaia di articoli dedicati ad Alitalia non si parla quasi completamente di operai e noi ne riparleremo successivamente.

Il prodigioso sistema che ci ha permesso di arrivare ai dati citati si chiama aritmetica, le addizioni e sottrazioni mi pare facciano parte del programma di prima elementare e i più duri di comprendonio possono avvalersi di strumenti high tech come il pallottoliere; con un minimo di curiosità inoltre, si potrebbe andare a vedere il Decreto Legislativo n° 66 del 2003 sull’orario di lavoro che recepisce le direttive europee 93/104/CE del 23 novembre 1993 e 2000/34/CE del 22 giugno 2000. All’art. 9 di detto Decreto, leggiamo che “il lavoratore ha diritto ogni sette giorni a un periodo di riposo di almeno ventiquattro ore consecutive, di regola in coincidenza con la domenica, da cumulare con le ore di riposo giornaliero di cui all'articolo 7” il quale recita a sua volta che “ferma restando la durata normale dell'orario settimanale, il lavoratore ha diritto a undici ore di riposo consecutivo ogni ventiquattro ore”; 24 + 11= 35.

Leggendo questa come altre notizie su Alitalia, la mente corre all’esame di Stato per giornalista professionista sostenuto da un aspirante e descritto da Marco Pratellesi in “New Journalism”: “Lei sa cos’è il CSM?” Il candidato rispose sicuro: “Un cellulare”; promosso!
Errata corrige del 23 settembre 2008 - Ultima modifica delle 21:30 ora italiana
Per una serie di errori "tecnici" si precisa che per impiegate, segretarie, ragionieri e geometri il "giorno" di riposo è di 64 ore continuative (mediamente dalle 19:00 del venerdì alle 09:00 del lunedì) e quindi superiore di 31 ore rispetto a quanto previsto per il personale di volo e di appena 29 ore rispetto al personale di terra.
Ci scusiamo ancora per l'errore.
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Errata corrige bis:
"...64 ore continuative (mediamente dalle 19:00 o se orario continuato dalle 17:00 del venerdì alle 09:00 del lunedì)"