domenica 2 novembre 2008

LA MACCHINA DEL TEMPO

Dopo che la CAI ha abbandonato per l’ennesima volta la trattativa per Alitalia, Palazzo Chigi nelle vesti del sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, si è prontamente attivato nell’opera di mediazione tra le parti ed organizzando quindi un incontro tra le organizzazioni sindacali di Alitalia, il commissario Fantozzi ed il presidente e l’amministrato delegato di CAI Rocco Sabelli e Roberto Colaninno.
L’incontro ha portato alla stesura di un protocollo d’intesa, il cosiddetto “lodo Letta” sottoscritto solo da CGIL, CISL, UIL ed UGL; dopo alcune ore durante le qualio si era diffusa anche la voce di un abbandono della trattativa da parte della CAI, è arrivata l’offerta vincolante da parte della CAI.

Senza entrare nel merito né delle motivazioni che hanno spinto alcune sigle a firmare ed altre ad opporsi decisamente né dell’atteggiamento di istituzioni tanto attente alla “salvezza di Alitalia” e di chi l’ha gestita, qualche dubbio l’accordo non può non sollevarlo anche perché, il cosiddetto Lodo Letta sarebbe stato presentato
ieri (giorno 31) mentre l’accordo trovato sul sito de Il Sole 24 Ore, riporta accanto alle firme delle 4 sigle in questione, la data del 30 ottobre.


Dando per plausibile la legittimità dell’ulteriore perplessità sulla vicenda, non resta che fare qualche ipotesi sull’arcano mistero:
1) La CAI possiede una formidabile macchina del tempo con la quale, una volta acquisita Alitalia, potrà sbaragliare la concorrenza?
2) Banalissimo errore sfuggito ai 4 firmatari, a chi ha battuto il documento e a tutti coloro che l’hanno letto; in fondo erano le 15 passate e saltare la siesta può tirare anche questi scherzi.
3)
Quella di moda.