sabato 6 dicembre 2008

FANTOZZI CONTRO FANTOZZI: LA RELAZIONE DEL COMMISSARIO


E’ disponibile sul sito di Alitalia, la “Relazione del Commissario Straordinario Prof. Avv. Augusto Fantozzi” sulle cause dell’insolvenza del Gruppo Alitalia"(Fly e Service).

Nella relazione di cui non si sono occupati i media, viene confermato quanto detto fino ad ora ed ignorato pressoché totalmente dai media, dalle istituzione e anche da parte di diverse organizzazioni sindacali.

L’analisi del Commissario Fantozzi smentisce quindi quanto egli stesso ha dichiarato durante la sua
audizione in Senato il 24 settembre 2008: “il personale è troppo ed eccessivamente pagato”; c’è da chiedersi quando, durante la trattativa della vendita di Alitalia, il Commissario Fantozzi s’è accorto di aver sbagliato clamorosamente il suo iniziale giudizio e quanto questo errore iniziale abbia influito sulla gestione della vendita di Alitalia.

Ciò si evince dall’interessante analisi comparata della struttura reddituale tra il Gruppo Alitalia Fly e Air France che però “ ha il solo scopo di fornire una maggiore consapevolezza delle caratteristiche del Gruppo Alitalia Fly in termini di struttura dei costi e non si pone l’obiettivo di illustrare, e tanto meno interpretare, i motivi dei diversi andamenti reddituali, sia perché la dimensione delle aziende è diversa (i ricavi del vettore francese sono oltre 5 volte quelli di Alitalia), sia perché esula dagli obiettivi della presente Relazione.” (pag.33).

Già, Alitalia Fly aveva ricavi pari ad 1/5 di Air France che diventano di 1/4 se sommiamo anche Alitalia Servizi; per la precisione, al 31 dicembre 2006 Alitalia Fly fatturava il 20% di Air France –KLM e si saliva al 24% se aggiungeva Alitalia Servizi, i passeggeri trasportati erano il 33% di Air France-KLM, i dipendenti di Alitalia Fly erano l’11% che salivano al 18% con Alitalia Servizi mentre la flotta numericamente equivaleva al 44%, flotta naturalmente che essendo principalmente di medio raggio ha una capacità di posti nettamente inferiore a quella francese ma, si tratta di un argomento già affrontato in Analisi Alitalia.



Sarebbe comunque interessante sapere perché lo “Chevalier de la Légion d’Honneur” nonché commissario di Alitalia Augusto Fantozzi, abbia effettuato l’analisi comparata con Air France piuttosto che con Iberia che come compagnia è molto simile; bisogna ammettere che ci si aspettava un’analisi più chiara e dettagliata ma tanto basta per stroncare leggende ed “insulti”circa il costo del lavoro e la produttività dei lavoratori di Alitalia.

Ma torniamo all’analisi comparata del Commissario Fantozzi dove possiamo vedere che in Alitalia il costo del lavoro incide sui ricavi per il 23% nel 2005 per scendere al 20% nel 2006 e nel 2007 a seguito del deconsolidamento di Alitalia Servizi mentre per Air France il costo del lavoro è stabilmente attorno al 29% (pag.34); avere un rapporto ricavi/costo del lavoro più basso vuol dire che la produttività dei dipendenti di Alitalia è maggiore rispetto ai francesi e se si andassero a fare i confronti con le altre compagnie analoghe, si vedrebbe che la musica non cambia. Il costo del lavoro (pag.36) indicato per Alitalia Fly è del 16,9% (ma nella tabella di pag.33 viene indicato 19,6%) che sale al 24% nel caso in cui si somma Alitalia Servizi ma sempre al di sotto del 29,1 % francese (pag.34); è chiaro che Alitalia spende molto (troppo) in altre voci ma l’argomento merita di essere trattato a parte; ciò che emerge chiaramente dalla relazione è che il costo del lavoro in Alitalia è più basso e la produttività più alta.




Per quanto attiene al resto della relazione, si giustifica il commissariamento dell’intero Gruppo Alitalia (Alitalia Fly e Servizi con relative società controllate) in base a rapporti, partecipativi, industriali, commerciali rilevanti e di controllo; in merito a ciò, sia consentito ai “profani” chiedersi il perché di uno “spezzatino” che in certi casi poteva essere tranquillamente evitato assieme ai costi derivanti.

Nella relazione si rileva che il Gruppo Alitalia, deteneva il 37% del mercato nazionale, il 12% di quello internazionale, il 17% di quello intercontinentale ed il 13% del trasporto di merci (pag.7).

Va sottolineato che la tanto bistrattata divisione Cargo contribuiva per il 13% ai ricavi del Gruppo Alitalia Fly contro il 3% di Volare, mentre il restante 84% proveniva da Alitalia /Alitalia Express (pag.7).
Per ciò che riguarda la flotta, ad ottobre 2008 ben 6 Airbus A A321 su 29 risultano essere non operativi contro i 3 MD 80 su una flotta residua di 67 macchine; 110 aeromobili sono di proprietà e 66 in locazione; tra gli aeromobili di proprietà anche i 6 nuovi Boeing B 777 -200ER da 200 milioni di dollari al pezzo (modello base) o 12 Airbus A-319 da 70 milioni di euro (prezzo medio) (pag. 8