lunedì 13 aprile 2009

IMPREGILO: UN PO' DI AZIONARIATO (PASSANDO PER CAI)

Alla data del 9 aprile 2009, secondo i dati della CONSOB, Azionisti rilevanti di IMPREGILO SPA sono:

IGLI SPA con il 29,866%

ASSICURAZIONI GENERALI SPA (tramite controllate e partecipate) per il 2,755%

JPMORGAN ASSET MANAGEMENT (UK) LIMITED con il 2,177%
JP Morgan è quella banca che secondo Repubblica avrebbe scommesso sul default dell'Italia; a seguito di detto articolo JpMorgan ha smentito di vendere un prodotto strutturato «che implichi o indichi una visione negativa sul credito della Repubblica italiana»; anche se infondata la "scommessa" sul default italiano, quello delle banche è diventato proprio un bel mestiere con "scommesse" che vanno dalla svalutazione delle monete nazionali (come nel recente caso dello zloty polacco che è costato l'annullamento da parte del governo polacco di una consulenza alla Goldman Sachs che "scommetteva" sulla svalutazione) all'aumento delle materie prime, come nel caso di un fondo d'investimento della banca belga KBC che scommetteva sull'aumento di grano, zucchero, caffè, soia e cacao salvo poi dover ricorrere agli aiuti dello stato belga quando s'è fatta sentire la crisi di questa prodigiosa finanza.
Impregilo, come si può vedere, controlla e partecipa centinaia di altre azionde.

L’azionariato di IGLI SPA, secondo un comunicato stampa di Autostrade S.p.A. del 27 febbraio 2007 risulta ripartito in tre quote paritetiche (33.3%) detenute da Argo Finanziaria S.p.A. (Gruppo Gavio), Autostrade per l’Italia ed Immobiliare Lombarda S.p.A. (Gruppo Fondiaria-SAI); proviamo a ricostruire parte dell'azionariato prendendo ora in esame Autostrade per l'Italia, controllata al 100% da Atlantia S.p.A. che tra l'altro è uno dei principali azionisti di CAI.
Principale azionista di Atlantia Sp.A. è Sintonia:

Sintonia S.A. detiene il 30,06% di Atlantia attraverso la controllata (al 100%) Schemaventotto S.p.A. a cui va sommato un ulteriore 8% detenuto direttamente da Sintonia S.A. per un totale appunto, di 38,06%.
Il 79,08 di Sintonia SA è detenuto da Edizione S.r.l. (la finanziaria della famiglia Benetton), l'11,88% è nelle mani della Goldman Sachs, il 6,49% da Mediobanca mentre GIC detiene il 2,55%.


"Il Government Investment Corporation (GIC) di Singapore è un fondo sovrano fondato nel 1981 per gestire le riserve estere dello stato. Gli investimenti sono gestiti da tre sussidiarie focalizzate sui mercati pubblici (GIC Asset Management ), sulle private-equity (GIC Real Estate) e sui rimanenti settori (GIC Special Investments)." Singapore, oltre ad essere stato al centro delle attenzioni dell'opinione pubblica per la legalizzazione della vendita degli organi umani è rinomato per la tutela del segreto bancario che prevede la carcerazione per chi lo violi.
La banca d'affari (e super lobby) Goldman Sachs, lo scorso settembre ha ottenuto di potersi convertire (assieme alla Morgan Stanley) al ruolo di istituto tradizionale per salvarsi dalla bancarotta; era una delle più grandi ed affermate banche d'affari del mondo, tra i suoi ex dipendenti italiani può annoverare Romano Prodi, Gianni Letta, Mario Draghi, Mario Monti e Massimo Tononi. Nel 2008 ha avuto un fatturato di 53,579 miliardi di dollari ed un utile netto di 2,322 miliardi (contro gli 11,599 del 2007) ed ha chiuso il primo trimestre 2009 con profitti per 1,81 miliardi dollari.
Mediobanca è la banca d'affari leader in Italia, "gli azionisti di Mediobanca sono circa 55 mila. Soci che rappresentano poco meno della metà del capitale hanno stipulato un accordo avente lo scopo di assicurare la stabilità dell’assetto proprietario"; gli azionisti dell'accordo di blocco detengono il 45,2% delle azioni mentre il restante 54,8% è rappresentato da flottante; "la gestione dell’Accordo è affidata ad un Comitato Direttivo presieduto dal Dr. Cesare Geronzi"; tra i principali azionisti troviamo Unicredit S.p.A., Financière du Perguet S.A., il Gruppo Mediolanum (attraverso Mediolanum S.p.A. e Mediolanum Vita S.p.A.), il Gruppo Groupama, Commerzbank Auslandsbanken Holding Nova GmbH, Gruppo Italmobiliare (attraverso Franco Tosi S.r.l.ed Italcementi S.p.A. che tra l'altro controlla la Calcestruzzi), Gruppo Fondiaria SAI, Gruppo Assicurazioni Generali, Edizione S.r.l., Pirelli & C. S.p.A., Fininvest S.p.A., Santusa Holding Soc. Limitada (Banco Santander S.A.), etc. etc.
La composizione del Consiglio di Amministrazione di Mediobanca è il seguente (fonte Consob - 08/04/2009)

Geronzi Cesare
Presidente e Componente del Comitato Esecutivo

Tronchetti Provera Marco
Vice Presidente

Rampl Dieter
Vice Presidente

Nagel Alberto
Amministratore Delegato e Componente del Comitato Esecutivo

Bernheim Antoine
Amministratore

Caso' Angelo
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Benetton Gilberto
Amministratore

Doris Ennio
Amministratore

Pagliaro Renato
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Ferrero Pietro
Amministratore

Ligresti Jonella
Amministratore

Pesenti Carlo
Amministratore

Berlusconi Marina Elvira
Amministratore

Bertazzoni Roberto
Amministratore

Ben Ammar Tarak
Amministratore

Palenzona Fabrizio
Amministratore

Cereda Maurizio
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Strutz Eric
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Bollore' Vincent Marie Claude Henri
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Azema Jean
Amministratore

Vinci Francesco Saverio
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Di Carlo Massimo
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Parlangeli Marco
Amministratore
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UMILE RIFLESSIONE
Poichè Mediolanum èazionista di Mediobanca e Mediobanca è azionista di Sintonia S.A. e Sintonia è azionista di Atlantia S.p.A. che oltre a controllare la Società Autostrade (sulle cui rinnovo delle concessioni qualche perplessità è stata espressa) è a sua volta azionista di CAI alias la nuova Alitalia, per Berlusconi, non sarebbe stato più elegante festeggiare la CAI a proprie spese piuttosto che a carico dei contribuenti?
Ai contribuenti erano già stati accollati i debiti della vecchia Alitalia mentre lo stesso Berlusconi ha garantito ai "patrioti" della CAI che con l'acquisto di Alitalia ci avrebbero guadagnato.